NOTA: Non mi assumo alcuna responsabilità se seguendo le seguenti procedure vi ritrovate con due fotocamere inutilizzabili. Gli esperimenti a volte vanno male. A me questo è andato bene. Altri 10 sono andati male.... e non li pubblico :-)
Forse qualcuno si ricorderà un mio post di qualche mese fa dove tentavo di piazzare su una Polaroid 103 una lente della Diana+. Avevo cercato di mantenere il meccanismo di esposizione automatica della Polaroid, ma in questo modo le foto, almeno quando erano a fuoco, risultavano grandi quanto una moneta da 2 euro! Volendo fotografare soggetti molto ravvicinati la cosa era fattibile in quanto allontanando la lente dalla pellicola l'effetto tunnel si riduceva fino a scomparire.
Qualche giorno fa ho ripreso in mano la Polaroid 103 ma, ahimè, l'esposimetro non funzionava più (credo si sia rotto il magnete dell'otturatore). Così ho deciso di smontare il meccanismo, ormai inutile, in modo da ridurre al minimo gli ostacoli che intercorrono tra lente e pellicola. Le procedure seguenti dovrebbero essere più o meno valide anche per altre Polaroid packfilm con soffietto. Per completezza descrivo tutte le operazioni, comprese alcune cose che avevo spiegato nel post precedente, di cui riutilizzo le prime foto. Per smontare il pannello frontale si devono svitare 4 viti.
Asportando il pannello anteriore è possibile vedere il meccanismo di scatto e l'esposimetro. Tale meccanismo non è fissato, ma è legato al corpo macchina da un debole incastro, e dal filo dell'alimentazione.
Per il momento ho deciso di lasciare il filo di alimentazione collegato.
Per staccare la lente interna ho semplicemente allentato con un cacciavite, le linguette metalliche che la bloccavano.
Con una pasta adesiva non permanente (io uso UHU patafix, che trovo ottima per questi esperimenti) ho attaccato l'obiettivo della Diana+ al corpo macchina della Polaroid.
In questo modo ho ridotto gli intralci tra lente e pellicola, ma non esiste più l'otturatore. Quindi userò come otturatore il copriobiettivo della Diana+.
Naturalmente in questo modo la macchina può essere usata solo con poca luce e per tempi di esposizione lunghi. Ho scattato qualche foto di esempio, e per non tediarvi con il mio solito autoritratto, ho indossato la mia nuova maschera antigas che dà alle foto un tocco industrial in stile Nine Inch Nails :-)
L'effetto è abbastanza interessante, ma usare il coprilente come otturatore rende impossibile ottenere fotografie non mosse. Così mi sono deciso a fare un'operazione un pò più radicale rispetto alla precedente. La Polaroid ormai già non funzionava, ma ho dovuto sacrificare, non senza titubanza, una Diana originale, o più precisamente una Anny (un clone della Diana piuttosto diffuso in Europa). La mia idea originale, era quella di seguire alcuni esempi trovati su internet, che si basavano sull'eliminazione del soffietto, per attaccarci direttamente la Diana (in realtà ho trovato solo esempi che usavano la Holga). Ma in questo modo si sarebbero presentati due problemi:
- Sulla pellicola si sarebbe impressionato solo un quadrato grande 4X4 cm
- Trovare la distanza giusta tra pellicola e lente (cosa fondamentale in questi casi) avrebbe richiesto smontaggi e rimontaggi a raffica
Così ho deciso di smontare l'obiettivo del Diana-clone (Anny), e attaccarlo direttamente alla macchina, in modo da poter modificare facilmente la distanza tra lente e pellicola. Per smontare l'obiettivo è bastato fare pressione intorno alla base con un cacciavite sottile. Si è spaccato qualche pezzettino di plastica, ma niente di grave.
A questo punto ho deciso di togliere definitivamente l'otturatore originale della Polaroid, e quindi ho dato un taglio netto al filo dell'alimentazione.
Con la solita pasta adesiva ho attaccato l'obiettivo alla macchina.
Grazie al soffietto ho potuto sperimentare diverse distanze dalla pellicola. Questa foto l'ho ottenuta col soffietto completamente esteso. L'immagine copre l'intera superficie della pellicola, ma è completamente fuori fuoco.
Per questa foto sono riuscito a ottenere la messa a fuoco giusta (più o meno) ma è evidente un problema: l'immagine viene tagliata a cerchio dal foro lasciato dalla vecchia lente della Polaroid.
Per risolvere questo problema ci sono due possibili soluzioni:
- allargare il foro della Polaroid
- Avvicinare la lente della Diana al foro, accorciando il barilotto dell'obiettivo.
La prima soluzione mi è sembrata troppo complicata da attuare senza distruggere il soffietto, così ho scelto la seconda opzione. Per ottenere l'accorciamento, con il solito cutter ho scavato un pò, dall'interno, intorno all'anello di plastica da eliminare, in modo da renderlo più facilmente staccabile.
Fatto questo, con una pinza, ho staccato questa fascia di plastica.
Con la solita pasta adesiva, ho attaccato l'obiettivo accorciato alla Polaroid.
E voilà! La Dianaroid è arrivata alla sua versione definitiva (per ora).
Per trovare la lunghezza giusta del soffietto ho fato alcune prove. Per bloccare il meccanismo, ho usato un pezzetto di foto Polaroid piegata in tre. Con questa distanza ho ottenuto una buona messa a fuoco per i ritratti.
Con questa distanza invece la messa fuoco andava bene per il campo lungo. Dovrete sperimentare e sprecare un pò di pellicole.
Ed ecco qualche foto di esempio.
Ora, soggetti a parte, il risultato mi piace molto, soprattutto per i ritratti. La vignettatura ai lati credo sia normale, in quanto la lente della Diana è progettata per coprire un'area molto più piccola rispetto alle Polaroid 100. Ora c'è da chiedersi: "val la pena di rovinare due fotocamere per fare questo?" Non lo so, però io mi sono divertito un mondo a farlo. L'altra domanda è: "ma perchè ci si compra una maschera antigas?" La risposta è sempre la stessa: "non lo so" :-) Tutta colpa di ebay.....
P.S.:Se qualcuno dovesse realizzare questo progetto (o simili) sarei felice di poter vedere i risultati.
4 commenti:
Ammazza che lavoraccio però!
Il risultato mi garba molto, soprattutto (come tu stesso dici) per i ritratti, esce fuori un bell'effetto!
val la pena di rovinare due fotocamere per fare questo?
Ma sì dai! :-D
è sempre bello sperimentare (o anche solo smanettare) con vecchie macchine fotografiche ;)
che bel tutorial, grande Giuseppe come sempre! ;)
bello interessante davvero!
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