Stavolta più che un tutorial scrivo la cronaca di un pasticcio! Comunque alla fine sono riuscito ad ottenere qualche risultato interessante, ma non ho voluto descrivere a menadito tutti i passi svolti, perchè in realtà si tratta di un patchwork di posts di altri blog che ho indicato nel testo seguente. Ma andiamo per ordine. L'anno scorso, leggendo questo blog, mi venne voglia di modificare una Polaroid per giocare con la fotografia stenopeica ma non mi andava di rovinare la Polaroid 1000 che avevo sottomano così mi inventai una modifica reversibile, ma con la non piccola limitazione di poter esporre le pellicole per non più di 2 secondi. Più tardi, avendo recuperato a bassissimo prezzo una Polaroid 600 decisi di provare a realizzare la Pinhole di FoundPhotography ma purtroppo devo aver fatto qualcosa di sbagliato forando il diaframma dato che la macchina ha cominciato a espellere una dopo l'altra le 10 pellicole! Aaaarrrgh! Con quello che costano! A quel punto ho eliminato completamente le lamine del diaframma e ho attaccato il pinhole con il solito nastro adesivo, ma continuava a espellere foto a raffica, così ho abbandonato la macchina semiscassata e "pinholata" dimenticandola per un pò.
Poi qualche giorno fa ho letto questo bel post su Silverbased.org che descrive come modificare una Polaroid 600 per ottenere una doppia esposizione. Ho riesumato la mia Polaroid 600 semidistrutta, e ho implementato la modifica spiegata da Silverbased, non per ottenere una doppia esposizione, ma piuttosto per avere una impostazione "bulb".
Purtroppo ho scoperto che la cosa è meno semplice del previsto. Infatti, malgrado la modifica sia perfetta per le Polaroid 600 funzionanti, sulla mia 600 "incantata" l'interruttore evita effettivamente di sparare le pellicole una dietro l'altra ma, non ho capito perchè, la batteria dopo un pò si scarica! Così ho deciso di usare un interruttore per bloccare l'alimentazione non solo al motorino ma a tutta la macchina. Seguendo le istruzioni di alspix ho smontato la mia 600, poi ho tagliato il filo nero dell'alimentazione, e ho saldato nel mezzo un interruttore (quello appeso, in modo "elegantissimo", con il filo rosso e nero al lato della fotocamera, come potete notare nella prima foto).
Per realizzare un otturattore per il foro ho smontato la parte frontale.....
...e ho ricoperto con il nastro adesivo nero la "lente" usata per le foto ravvicinate
Alla fine sono riuscito finalmente ad avere la mia Pinholaroid con posa Bulb. Per "scattare", apro il flash, sposto la levetta della distanza del soggetto sugli "omini" in modo da scoprire il foro, lascio aperto il tempo necessario, richiudo, "accendo" l'interruttore e, appena la foto è stata espulsa, "spengo" l'interruttore prima che ne esca un'altra. A volte l'interruttore sembra non funzionare. In tali casi apro lo sportello come se volessi cambiare la cartuccia e lo richiudo.
La pinholaroid mi sembra un ottimo metodo per iniziare a sperimentare con la fotografia stenopeica in quanto, vedendo subito i risultati, si possono aggiustare i tempi di esposizione della foto seguente.
2 commenti:
Ciao, ho visto che di Polaroid te ne intendi (preziosissimo il post su come modificare le pellicole per le sx 70), e avrei una curiosità; sapresti dirmi la differenza tra una impulse AF e una impulse AF Special Edition?
La differenza, se ho capito bene dovrebbe essere che la prima ha, dietro, solo l'attacco per il controllo remoto, l'altra un display con qualche altro settaggio, vero?
Sapresti dove reperire informazioni? Su landlist ed un altro paio di siti (anche camerapedia ad esempio) si rimediano ben poche informazioni sulla questione.
Grazie, a presto, e se vuoi: dpetracchi@tim.it
@dpetracchi: Ciao, scusa se ci ho messo molto a rispondere, ma è perchè volevo prima cerare un pò in giro.... purtroppo non ho idea della differenza tra la versione normale e la Special Edition. Mi spiace.
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