La prima macchina che vado a provare è una Polaroid Colorpack II.
Esistono moltissimi modelli differenti di Polaroid, e diversi tipi di pellicola, e chi volesse un esauriente elenco degli uni e degli altri può visitare il completissimo sito http://www.rwhirled.com/landlist/landhome.htm
Questo modello di Polaroid utilizza pellicole di tipo “100”. Su “Land List” trovate l’elenco completo dei codici delle pellicole di questo tipo, ma probabilmente quelle più utilizzate sono la 669 (a colori) e la 667 (in bianco e nero).
E qui apro una parentesi a proposito delle pellicole Polaroid. La casa madre ne ha ormai messo fuori produzione alcune tra cui la mitica “SX-70” che è quella utilizzata da modelli diffusissimi tra cui: Polaroid 1000, 500, 1500, 2000, 3000, Instant 1000, Sonar AutoFocus 5000, Supercolor AutoFocus 3500, Supercolor 1000, Pronto, Presto, e i primi modelli OneStep (per un elenco esaustivo rimando come al solito a Land List). Ma non temete: potete sempre utilizzare le pellicole 600 seguendo le istruzioni della stessa Polaroid (http://www.polaroid.com/sx70/en/index.html), oppure potete acquistare le nuove sx-70 Blend, insieme a tutte le altre pellicole Polaroid, su http://www.unsaleable.com/.
Ma torniamo alla nostra prova.
La Colorpack II ha un meraviglioso aspetto vintage, e occupa un sacco di spazio.


In primo piano potete notare la fessura attraverso la quale passeranno le foto.


Lo sportellino trasparente laterale serve come diffusore della lampada flash eventualmente inserita nell’apposito connettore.

Per aprire il dorso della macchina dobbiamo tirare questo gancio metallico.

Ecco l’interno della Colorpack II in tutto il suo splendore.

La macchina necessita di due normalissime pile AA da 1,5v. ATTENZIONE: Queste pile servono non solo per il flash, ma sono indispensabili per il corretto funzionamento dell'otturatore. Per sostituirle è necessario spingere e abbassare l’apposita linguetta per sganciarla, e poi tirarla.


Estraiamo dalla confezione una delle due cartucce contenute. La cartuccia va tenuta per i bordi.


Ecco come appare la cartuccia inserita. La pellicola protettiva deve fuoriuscire dalla scatola plastica.
Solleviamo leggermente la pellicola protettiva e verifichiamo che le linguette bianche sottostanti siano tutte all’esterno della macchina.
Possiamo richiudere lo sportello posteriore, facendo fuoriuscire la linguetta nera della pellicola protettiva.
E richiudiamo con il gancio metallico
Tenendo appesa la macchina con la mano sinistra tramite il gancio a T, con il police e l’indice dell’altra mano, tiriamo in maniera decisa (ma senza strattonare in maniera improvvisa) la pellicola nera.
Ecco la pellicola protettiva estratta.
Al posto della pellicola nera ora fuoriesce una pellicola bianca con un numero sopra, il quale indica quale foto stiamo per scattare.
Il pulsante di scatto può essere girato in senso orario per mettere la “sicura”. Girandolo in senso antiorario, naturalmente, possiamo togliere la sicura.


Il selettore in alto, serve ad impostare la sensibilità della pellicola: 75 ISO (per la 669) e 3000 ISO (per la 667).

Una volta scattata la foto, dovremo procedere allo sviluppo della stessa.Tiriamo la linguetta bianca con il numerino, come al solito tenendo la macchina dall’impugnatura a T. Così facendo al posto delle linguetta estratta troviamo una nuova linguetta con indicato il numero della successiva foto. Inoltre, attraverso la fessura è fuoriuscita un’altra linguetta bianca (potrebbe anche essere gialla) con delle frecce.

Ora, tirando questa linguetta estrarremo la foto vera e propria. La foto, passando attraverso due rulli, sarà cosparsa internamente di un gel che innesca il processo di sviluppo. Affinché la foto riesca bene, dovremo cercare di tirare la foto con un unico movimento stabile e deciso, ma senza essere troppo veloci.
Uscita la foto, dovremo attendere il tempo (di solito tra i 60 e i 90 secondi) indicato in una tabella stampata sulla confezione della pellicola. Per temperature più basse sono indicati tempi più lunghi.
Passato il tempo richiesto, possiamo dividere il negativo dalla foto stessa. ATTENZIONE: la pellicola contiene sostanze caustiche, ed è quindi bene non toccare le emulsioni ancora fresche.

Lasciate asciugare tutta la roba umida, e infine, staccate tutta la carta intorno alla foto vera e propria.La prima foto che ho fatto, è risultata un po’ troppo slavata. Forse per colpa del sole troppo forte, forse perché la pellicola che ho usato era scaduta da qualche mese, o forse ho sbagliato il tempo di sviluppo.

La seconda foto è un pò meglio.

In questo autoritratto i colori sono un po’ sul rosso, ma il motivo lo vedremo in un prossimo post………